lunedì 26 marzo 2007

COMMENTO SULLA LEZIONE TENUTA DA ANTONINO SAGGIO Prolusione "Modernity Crisis and Information Technology. Architectures of the Crisis"


Se la modernità non è un valore temporale ma è uno stato di tensione che fa della crisi un valore -come abbiamo visto nella Rivoluzione Francese, nella Rivoluzione Industriale,...- e, se come dice Kepling la storia è un continuo evolversi ma l'uomo è sempre lo stesso, quindi cambiano i mezzi ma la storia si ripete, allora è nel passato e nel suo studio che abbiamo le risposte, certo aggioranendole ai mezzi di oggi.Se abbiamo bisogno di un momento di rottura per fare diventare la crisi in valore, allora mi chiedo non è proprio quello che stiamo vivendo?!Mi spiego, può sembrare presuntuoso, ma forse proprio in questa sede e proprio noi,- come nel passato è stato per i vari artisti che s'incontravano e discutevano facendo nascere le " nuove correnti"- abbiamo l'opportunità di far nascere o almeno di capire e far nostro il nuovo "Paesaggio Mentale" comune a tutti, come una corrente artistica e filosofica per poi far nascere individualmente dei "filoni del nuovo pensiero".Allora mi rispondo... se una crisi deve essere individuata dal mondo che cambia, dalla società che si evolve e dalla politica potremmo individuare cosa sta succedendo oggi con lo scioglimento dei ghiacciai(crisi ambientale), con il petrolio che diminuisce in quantità ma aumenta nel prezzo( crisi economica),con il Protocollo di Kyoto(movimento politico).Concludeno dico che forse proprio questo è il nostro elemento di rottura, la nuova tecnologia che avanza.

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